Visto dal bastione di S.Croce, che lo domina, Stampace
appare come un mare di case basse e modeste, segnate dal tempo. La parte alta, la
più antica e interessante, è proprio sotto il belvedere, con le stradine strette
che salgono verso il colle. Separato da via Azuni, Stampace basso scende invece in
direzione del mare.
Monumenti :
A spezzare l'uniformità dell'abitato si leva la monumentalità di certe architetture:
le chiese di S.Anna, con un'ampia scalinata d'accesso, e di S.Michele, riccamente
barocca nell'architettura e negli arredi, come pure l'ospedale S.Giovanni di Dio.
Alle ampie proporzioni e al gusto scenografico di questi edifici si contrappongono le piccole
chiese di S.Restituta e di S.Efisio, che custodiscono storie di persecuzioni e martiri.
Nel viale Buoncammino sorgono, imponenti, le ottocentesche costruzioni della caserma Carlo Alberto e del carcere giudiziario, e, poco oltre, la chiesetta dei Ss.
Lorenzo e Pancrazio, di impianto vittorino. Il quartiere conserva anche importantissime
sopravvivenze archeologiche: l'anfiteatro (II secolo d.C.) e l'aristocratica villa
di Tigellio attestano l'estensione dell'antico insediamento romano nella parte occidentale
della città. Ai confini del quartiere di S.Avendrace, la necropoli di Tuvixeddu,
di origine fenicio-punica, poi usata dai Romani, e la monumentale Grotta della Vipera,
tomba del I sec. d.C., confermano questa presenza.
Musei:
In via Porcell, I'lstituto di Scienze antropologiche dell'Università ospita il Museo
di Antropologia ed etnografia, con costumi e oggetti del folclore sardo.
Botteghe e curiosità:
Pizzi e centrini di tutti i tipi colmano gli scaffali di un negozio di piazza Yenne,
vecchio di quasi cent'anni, mentre i migliori dolci sardi compaiono nelle vetrine
vicine. Ai piedi delle scalette S.Chiara c'è un piccolo mercato e, di fronte, una
fornitissima enoteca. In via Azuni meritano attenzione un laboratorio orafo per gioielli
su commissione, negozi di vestiti rétro, di cornici, di piccolo antiquariato. Ancora
antiquariato (mobili, gioielli e oggettistica) nel corso Vittorio Emanuele. In via
Sassari si trova invece la ditta che vende cappelli da oltre un secolo, con il mobilio e
gli accessori d'epoca.
Bere e mangiare:
Sempre in via Sassari sono aperti il raffinato ristorante che ha affidato ai vetri
di Lalique e Gallé la sua immagine lussuosa, e il circolo privato che mette in mostra
scarpette di tutte le epoche; in via S. Margherita un buon ristorante cinese. Trattorie, pizzerie e bar sono sparsi nelle strade del quartiere.
Cultura:
L'anfiteatro romano è spesso utilizzato d'estate per spettacoli di lirica e balletto.
Il minuscolo teatrino dell'Arco, poco prima del voltone che immette nella salita
dell'Ospedale, ospita teatro contemporaneo e seminari di recitazione. L'antica vocazione religiosa del quartiere riemerge nella sagra più spettacolare di tutta l'isola: la
processione del 1 maggio, che nasce dalla storia leggendaria di flagellazione e
morte di S.Efisio, prende avvio, tra misticismo e folclore, proprio dalla chiesetta
dedicata al martire cristiano, nel cuore di Stampace.
Passeggiate:
Il viale Buoncammino, punto di sutura tra Stampace e Castello, è una delle più belle
passeggiate che Cagliari possa offrire. Dai suoi belvedere si abbraccia con lo sguardo
tutta la città e il paesaggio che le fa corona. Scendendo verso la parte bassa del
quartiere l'Orto botanico, con le sue rare specie arboree, è più di una piacevole
sosta.
|