Un contrasto sembra dominare Marina:
il silenzio delle stradine dietro il porto (intrico di salite e discese, piazzole
e scalinate che si aprono a bellissimi scorci sulla laguna di S.Gilla e sui monti
di Capoterra) si scioglie nella confusione chiassosa del largo Carlo Felice e della
via Manno. Proprio dall'antica sa Costa, fulcro commerciale della città e sorta di asse divisorio
tra le strade che scendono verso il mare e quelle che prendono a salire in direzione
dei bastioni, inizia la visita al quartiere.
Monumenti:
In passato sede di moltissimi edifici religiosi ora distrutti, Marina conserva ancora
nelle chiese una parte considerevole delle sue attrattive. Nel segreto delle viuzze
che vanno verso il porto sono rimaste S.Antonio abate e S.Rosalia, barocche, S.Sepolcro e S.Eulalia, di prevalente disegno gotico-catalano, S.Agostino dall'interno monumentale,
una delle rare testimonianze del Rinascimento nell'isola. In basso, davanti alle
navi ormeggiate, la lunga palazzata liberty della via Roma è interrotta dalla nuova costruzione del Consiglio regionale, dalla chiesa di S. Francesco di Paola e dal
Palazzo comunale, innalzato al principio del secolo e fedelmente ricostruito dopo
le distruzioni della guerra. Risalito il largo Carlo Felice, si arriva in piazza
Yenne (che più propriamente appartiene a Stampace) e alla statua in bronzo del sovrano sabaudo.
Botteghe e curiosità:
Tra negozi di vecchia o recente apertura, non mancano gli antiquari con curiosità
da collezione, gli artigiani, i restauratori. Un tono diverso ha il commercio di
via Roma e di via Manno, utile per acquisti più impegnativi.
Bere e mangiare:
Marina prende il visitatore per la gola: pizzicagnoli con rare prelibatezze in via
Sardegna, trattorie a conduzione familiare con cucina prevalentemente di pesce, localini
a prezzi modici o ristoranti più raffinati (questi ultimi in viale Regina Margherita e nelle vie Sardegna, Torino e Principe Amedeo). Nelle stradine l'aroma di caffè
di una torrefazione si confonde col profumo di tabacco della Manifattura e l'invitante
odore delle pescherie.
Cultura:
Nei locali annessi alla chiesa di S.Eulalia, un piccolo teatro alterna spettacoli
in palcoscenico con proiezioni cinematografiche; in estate funziona un cinema d'essai
all'aperto. Sul retro della chiesa si accede a un piccolo museo che raccoglie arredi
e oggetti sacri tra XV e XIX secolo. Nel Palazzo Civico, al n. 2 del largo Carlo Felice,
ha sede la più antica associazione culturale della Sardegna, gli Amici del Libro,
fondata nel 1944. Nell'ampia sala si tengono conferenze e dibattiti.
Passeggiate:
Sono tutte vicino al porto, le brevi passeggiate tra il verde concesse da Marina.
Ai confini con Stampace, di fronte alla stazione ferroviaria, un giardinetto con
due enormi Ficus magnolioides
e grandi palme dà ombra a chi è appena giunto in città col treno o la corriera. Palme
delle Canarie segnano il largo marciapiede-spartitraffico di via Roma, mentre sull'altro
lato dell'arteria si cammina al fresco sotto i portici, sino a piazza Amendola. Quella che era la vecchia darsena è ora occupata da un giardino di recente ristrutturazione,
con piante collocate in tempi vicini e alberi monumentali e antichi, che portano
ancora evidenti sul loro fusto le ferite della guerra.
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