Vi sono poi in Sardegna
almeno tre grandi occasioni in cui è possibile ammirare, tutti insieme,
i costumi dei paesi delle quattro province: il primo maggio a Cagliari, per la Sagra di
Sant'Efisio; la terza domenica di maggio a Sassari, per la Cavalcata Sarda, e l'ultima
domenica di agosto a Nuoro, in occasione della Sagra del Redentore.
Senza far torto a nessuno, crediamo di poter dire che la festa più importante è quella che si
svolge a Cagliari il 1° maggio: perché è intitolata al Patrono della Sardegna, perché è la più
antica e perché rappresenta la più imponente sfilata di costumi tradizionali esistente al
mondo.
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Lo spettacolo di colori, di tessuti,
di manufatti artigianali, di gioielli antichi e di modi di vestire offerti dalla grande sfilata di
Sant'Efisio è veramente incredibile. Per rendere onore al santo, che fu decapitato nel 303
dopo Cristo e che i sardi venerano perché, nel 1657, li liberò da una terribile pestilenza, ogni
anno arrivano da tutte le parti dell'Isola migliaia di uomini, donne e bambini: tutti vestiti in
costume tradizionale.
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Molti vengono a cavallo, altri su
carri addobbati a festa e trainati dai buoi. Sono almeno 5.000 le persone che il 1° maggio
passano per le vie della città, dando vita ad uno straordinario défilé che mostra non solo i
diversi modi di vestire della Sardegna più antica, ma anche gli elementi più preziosi che
adornano i costumi: trine, merletti, pizzi, decorazioni, ricami. Tutti fatti a mano, pazientemente,
utilizzando un' arte sapiente e difficile tramandata attraverso i secoli da madre
in figlia.
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