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Alla fine, Su Cumpoidori esce
vestito con in capo un cilindro nero, la mantiglia, una camicia ricca di sbuffi e pizzi, il gilet e
il cinturone di pelle. Un po grottesco, a prima vista. Ma cè la maschera, bianca,
sul volto incorniciato da una fasciatura con fazzoletti di seta, a scompigliare lo sguardo del
neofita. Lespressione profonda di questa maschera trasforma Su Cumpoidori, lo rende
inavvicinabile, inarrivabile. Da quel momento in poi, sino alla fine della corsa, il Cavaliere
diventa un semidio sceso tra i mortali per dare loro buona fortuna e mandare via gli spiriti maligni.
A lui viene consegnata Sa Pippia de Maju, un fascio di pervinca avvolto in panno verde su cui
è innestato un doppio mazzo di viole, simbolo della fertilità e della primavera.
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A conclusione della gara, il Cavaliere
agiterà Sa Pippia allindirizzo della folla, impartendo la benedizione.
Nel locale viene quindi fatto entrare il cavallo e Su Cumpoidori deve montare in sella,
badando sempre a non toccare terra. Luscita dalla casa è festosa e il Cavaliere si
avvia, con i suoi vice Capi Corsa, Su Segundu e Su Terzu Cumpoi, verso il percorso
della Giostra.
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I rituali non sono ancora finiti. Il
corteo raggiunge Sa Xea Manna dove è sospesa la stella. Ed il Capo Corsa vi passa
sotto tre volte, incrociando la spada con Su Segundu. Gli squilli di tromba e il rullare dei
tamburini danno il segnale di via libera. La Giostra può cominciare.
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A Su Cumpoidori spetta il compito di aprire la Corsa alla Stella. Poi toccherà ai suoi vice e
infine ad altre decine e decine di cavalieri. Dal numero delle stelle infilate dipenderà
landamento dellanno in corso. Alla fine, il Capo Corsa e i suoi due vice proveranno ad
infilzare la stella con Su Stoccu, unasta di legno lavorato. Prima delle acrobatiche e
spericolate Pariglie, che regaleranno emozioni e paure sino al tramonto, Su Cumpoidori
dovrà tenere fede ad un ultimo rito, Sa Remada, con il Cavaliere costretto a percorrere
di corsa la pista disteso di schiena sul dorso del cavallo.
Solo allora la Sartiglia potrà essere dichiarata conclusa e il rito definitivamente consumato.
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Ma sarà una semplice pausa.
In attesa delledizione successiva, quando ancora una volta
la folla si identificherà in quelleroe, uomo e donna insieme, protagonista di una
cerimonia pagano - cristiana che continua a ripetersi inalterata da secoli, forse da millenni.
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