È certamente il Carnevale 
più spettacolare e più coreografico della Sardegna. Ricordi sfumati di duelli e 
Crociate, colori spagnoleschi, echi di nobiltà decaduta e costumi agro pastorali si 
sovrappongono come se le sequenze di un film fossero state montate a casaccio.
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Che cosa significa il nome Sartiglia o 
Sartilla (come si diceva un tempo a Oristano)? Il vocabolo deriverebbe dal castigliano Sortija, che 
a sua volta ha origine dal latino sorticola, anello, diminutivo di sors, fortuna. Nel 
significato cè veramente il senso della gara che è sì una corsa 
allanello, alla stella, ma anche una festa legata alla sorte. Un evento nel quale è 
facile rintracciare reminiscenze di antichi riti agrari attraverso i quali i popoli chiedevano agli 
Dei la fertilità della terra e labbondanza del raccolto.
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Le radici sono lontane nel tempo. In 
Sardegna, le gare cavalleresche di stampo orientale furono importate dalla Spagna, dove già 
lo praticavano i Mori. La Sartiglia è presente ad Oristano dalla metà del XIII secolo. 
È probabile che molti giudici e donzelli del giudicato dArborea, educati alla Corte 
Aragonese (dove era praticato lesercizio allanello) una volta saliti al trono giudicale 
abbiano introdotto in città la Sortija o Sartilla spagnola. La gara subì molte 
evoluzioni e fu conservata con alcune varianti. In passato era sicuramente una manifestazione delle 
classi nobiliari. E solo in seguito coinvolse strati sociali prima esclusi, diventando in tal modo 
unespressione di vita, di costumi e di cultura popolari.
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