Lasciata la SS. 131 dopo
Monastir, attraverso la SS. 128 si raggiunge Serri, con le eccezionali testimonianze
archeologiche del
complesso nuragico di S.Vittoria. Dopo, attraverso la SP. 9, a
Barumini, si trova l'espressione più significativa della civiltà nuragica:
"Su Nuraxi".
Pranzare poi in uno dei ristoranti nei dintorni può essere un' esperienza che
vale di per sé il viaggio!
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Complesso nuragico "Su Nuraxi" |
Nelle vicinanze, la Giara di Gesturi merita da sola una visita di almeno un
giorno: difeso in passato da una corona di nuraghi, vasto 12 Kmq., questo altipiano
di 500 m slm è un'oasi naturalistica davvero spettacolare. Sugherete estese
circondano varie paludi e i cavallini allo stato brado sono parte di una fauna
che comprende ancora volpi, ricci, martore, ghiandaie, picchi, poiane...
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Museo archeologico di Villanovaforru |
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Ritornando verso la SS 131
"Carlo Felice" si raggiunge Villanovaforru, che ha saputo ben valorizzare le sue
testimonianze archeologiche con un Museo, situato nell' ottocentesco edificio dell'ex
Monte Granatico, contenente importanti reperti di tutta la Marmilla. Nelle vicinanze
il villaggio nuragico di Genna Mària.
Un secondo itinerario, nel nord della Sardegna, può prender spunto da un soggiorno,
ricco di fascino, ad Alghero, enclave catalana, isola nell'isola. Nelle sue vicinanze
il nuraghe Palmavera e la necropoli di Anghelu Ruiu.
Lasciata Alghero per Torralba è possibile visitare sia il nuraghe Santu Antine,
uno dei più imponenti della regione, sia il museo della Valle dei Nuraghi.
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Percorrendo la "Carlo Felice"
fino ad Abbasanta, una tappa d'obbligo, proprio accanto alla statale, è il
nuraghe Losa, davvero maestoso.
Le suggestioni di questo itinerario sono arricchite dalla visita del
complesso di S.Cristina, nelle vicinanze di
Paulilatino, a 10Km. da Abbasanta.
Per un maggiore approfondimento ed ulteriori informazioni il lettore interessato
può consultare:
"I nuraghi: fascino di Sardegna" e
"Sulle orme degli antichi".
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Complesso di Santa Cristina |
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