I fucilieri continuano a sparare,
l'eccitazione della folla è allo spasimo; i cavalli sfiorano le persone in prima fila che per nulla
rinuncerebbero a quello spettacolo ed a quelle emozioni. Cavalli imbizzarriti, qualche volta,
finiscono in mezzo agli spettatori, ma nessuno se ne preoccupa, anche questo fa parte del
rituale, almeno di quello pagano di questa corsa che risveglia istinti
primordiali.
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Nell'aria, nuvole di terriccio
sollevate dagli zoccoli dei cavalli, l'odore acre di polvere nera delle migliaia di cartucce
caricate a salve, il caldo rovente del sole di luglio, l'eccitazione ed il vociare assordante della
folla, fanno parte di uno scenario che riporta forse alle antiche origini di questa sagra.
Al settimo giro non completo i cavalieri scendono in una piazzetta sottostante, sino a sa
muredda; un terrapieno con al centro una croce.
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Sei giri intorno, tre in un senso e
tre nell'altro, poi la corsa riprende al galoppo verso la chiesa. Il manto bruno dei cavalli è
intriso di sudore e di polvere, nei loro fianchi si vedono i solchi sanguinanti lasciati dagli
speroni.
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Come primo atto, consegnano le
bandiere e lo stendardo in broccato giallo di Santu Antine, al parroco, che li ripone in una
antica cassa di legno, per riconsegnarli il prossimo anno ad altri giovani che un po' per fede,
un po' per "balentia" difenderanno questo stendardo dagli attacchi degli " infedeli" e
Massenzio sarà sconfitto ancora una volta.
I cavalieri abbassano gli stendardi, assistono alla funzione religiosa, poi tornano in
paese.
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Piantando gli speroni nella carne
viva dei cavalli, cercano di precederlo all'ingresso dell'arco: Fallire vorrebbe dire forse anche
finire in piena velocità contro le colonne in pietra e rischiare di morire, come è accaduto molte
volte in passato.
Solo pochi, ma interminabili secondi, poi sa prima pandela sfreccia sotto quell'arco e si infila
nel sentiero che porta al tempio. I cavalieri, sempre al galoppo, compiono sei giri intorno al
santuario.
S'Ardia è finita, ma rivivrà, ancora
per mesi, nei racconti della gente che ricorderanno del coraggio e dell'abilità di quei giovani,
mentre i più anziani parleranno ancora dei miracoli di questo santo guerriero. Nella seconda
domenica successiva al sette luglio si corre l' Ardia a piedi, alla quale parteciperà tutto il
paese.
Questi sono i colori poco conosciuti della Sardegna,
diversi dai celebratissimi smeraldo, blu e turchese del suo mare,
ma probabilmente i più belli, certo i più caldi, i più emozionanti.
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