La discesa dei Candelieri, ovvero
la "festa grande" dei sassaresi. Si celebra alla vigilia del Ferragosto da oltre settecento anni.
Attraverso i tempi la festa ha conosciuto numerose modificazioni ma il suo nucleo centrale è
ancora quello delle origini: la festa in onore della Vergine Assunta.
Intorno al Cinquecento la festa ha assunto un carattere religioso, votivo, per ringraziare la
Vergine di aver liberato la città da alcune terribili pestilenze, l'ultima delle quali risale
al 1652. Morirono quasi tutti i sassaresi. I superstiti
furono poco più di 5 mila che confermarono il carattere votivo della festa che
peraltro era già tale dal 1580 (o 1583, come sostiene lo storico Angius).
E' da notare che tutte e tre le pestilenze (le precedenti risalgono al 1504 e al 1514) cessarono
il 14 di agosto. Ecco perché la festa odierna è un rendimento di grazia.
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Protagonisti della festa sono i
Gremi, le antiche associazioni di arti e mestieri di origine spagnola. A Sassari sono nove: i
piccapietre (cioè i lavoratori della pietra), i viandanti (persone che viaggiano per commercio), i
contadini, i falegnami, gli ortolani (agricoltori), i calzolai, i muratori, i sarti e i
massai. Dal 1531 quest'ultimo è il gremio considerato di maggior prestigio, quasi il simbolo
di una città di lavoratori della terra. Ai massai spetta il diritto di
sfilare per ultimi durante la discesa da Piazza Castello lungo il Corso Vittorio Emanuele e di
entrare per primi nella chiesa di Santa Maria a conclusione della "discesa".
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