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Il complesso cerimoniale inizia con la vestizione della statua del santo, nella sua
chiesa di Stampace. Da qui parte la processione, che raggiunge il culmine nella via
Roma: migliaia sono i partecipanti, giunti da ogni parte dell'Isola, che sfilano
coi costumi tradizionali. I gruppi si muovono a piedi oppure su carri bardati a festa (traccas).
Con loro sono anche miliziani a cavallo, suonatori di launeddas, membri dell' arciconfraternita
che ha provveduto alla vestizione. Chiude la sfilata il cocchio dorato, con giogo di buoi, su cui ha preso posto il simulacro del martire. Lo precede l'Alternos
rappresentante della municipalità, pure lui a cavallo e scortato dai mazzieri in
alta uniforme. Il dignitario porta il "toson d'oro", grosso medaglione di cui il
re di Spagna insignì la città nel 1679. |
In viale Pula, all'altezza della semoleria, il corteo si scioglie. Comincia il viaggio
verso Nora, con tappe a Giorgino (dove la statua indossa vesti di campagna), Maddalena
spiaggia, borgata di Su Loi, Villa d'Orri, Sarroch. Il giorno successivo, dopo una sosta a Villa S.Pietro, il simulacro arriva nei luoghi del martirio, fermandosi nei
tempietti in riva al mare che conserva vagamente la struttura vittorina. Il quattro
maggio si svolge a Stampace la cosiddetta Torrara, ovvero il ritorno della statua
a Stampace. Con una processione di ridotte dimensioni, la ricorrenza prevede una solenne
messa conclusiva.
Una ulteriore descrizione ed un video della Sagra di S.Efisio
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