Diffuse in tutta la Sardegna in oltre 7000 esemplari, le caratteristiche torri tronco-coniche con camera circolare interna coperta a tholos o falsa cupola (nur è vocabolo preindoeuropeo che significherebbe "mucchio cavo") presentano in realtà soluzioni architettoniche molteplici. I risultati sono spesso stupefacenti per la ricchezza dei sistemi difensivi aggiunti alla tholos centrale: ulteriori torri, bastioni, mura di cinta e poi feritoie, garette di guardia, botole. Tutto evoca l'esigenza di difendere da nemici esterni ed interni le comunità che vivevano in villaggi di capanne circolari spesso addossate e raccolte attorno alla "reggia"-fortezza, e di proteggerne i frutti del lavoro.
  Oristano - Nuraghe
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Torralba - Nuraghe Santu Antine
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  Delle fatiche quotidiane nei campi, al pascolo, nelle officine metallurgiche e della preoccupazione di tutelare il territorio del villaggio parlano così il complesso di Su Nuraxi a Barumini, nel cagliaritano, uno dei più ricchi e forse il più famoso dell'Isola, il maestoso Losa al quale si accede da una deviazione della S.S. 131 all'altezza di Abbasanta, il Palmavera a guardia del golfo di Alghero, non distante dalla già citata necropoli di Anghelu Ruju, o l'imponente e suggestivo Santu Antine di Torralba nel sassarese.
Ma le caratteristiche torri nuragiche sapranno attirare l'attenzione anche del viaggiatore che percorra in auto le strade dell'isola, manifestandosi, magari all'improvviso, su un'altura, o nel cuore di una pianura aperta, in mezzo alla campagna, a testimonianza del legame inscindibile tra passato e presente.

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