Alcuni oggetti di artigianato sardo
Come quasi tutta la produzione artigianale sarda, anche la ceramica affonda le sue radici nella storia e, nel corso dei secoli, ha mantenuto sempre uno stretto rapporto con la tradizione e le forme del passato.
Non occorre visitare il Museo Archeologico di Cagliari per scoprire le origini nuragiche della ceramica sarda o le analogie con modelli che si ricollegano alla dominazione romana. Basta infatti visitare le cittadine dove è prodotta la ceramica più tipica come Assemini o Pabillonis nel Campidano, ma anche Dorgali, sulla costa orientale dell’isola, e Oristano (località che vantano la più antica tradizione figulina) per trovare tutta una serie di brocche, pentole e tegami che ci riportano indietro nel tempo.
  P.Casu - brocche
ImageP.Casu - brocche
C.M.A. - anfora anulare
ImageC.M.A. - anfora anulare
  Le forme antiche di quest’arte ricalcano temi consueti e familiari: recipienti per olio, acqua e vino, brocche grandi e piccole, dalle decorazioni più svariate, bicchieri, boccali, fiaschette, stoviglie, contenitori di acqua calda e anche elementi architettonici e decorativi.
La produzione ceramica isolana spazia dagli oggetti d’uso comune o di ispirazione religiosa che rivelano un gusto innato e grande capacità manuale, a figure stilizzate, soprammobili e sculture di raffinata eleganza.

Pagina Precedente Pagine: [ 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 ] Pagina Successiva
Segnala questo sito ad un amico

L'Isola di Sardegna
© Copyright 1999/2003 Micro srl - Tutti i diritti riservati.
Home Page Sommario Credits E-Mail